ANALISI AVANZATA CON BIA E DEXA

La BIA

Quando ci si rivolge ad un nutrizionista, spesso lo si fa anche con l’intenzione di comprendere
meglio la propria condizione nutrizionale mediante l’ausilio di strumenti capaci di analizzare più
o meno accuratamente la composizione corporea. La Body Impedence Assesment o BIA è un
metodo veloce, economico, preciso e non invasivo per misurare la composizione corporea in
termini di massa magra, massa grassa e acqua corporea totale, sia intra che extracellulare.
Essa si basa sulla misurazione della resistenza (chiamata impedenza) offerta dal corpo umano
al passaggio di una corrente elettrica alternata a bassa tensione, in virtù del fatto che la
capacità di conduzione dell’organismo è direttamente proporzionale alla quantità di acqua ed
elettroliti in esso contenuti. Il tessuto adiposo offrirà quindi una maggior resistenza al passaggio
di corrente rispetto alla massa magra, a causa del minor contenuto di H2O e minerali. L’analisi
dell’impedenza bioelettrica si effettua tipicamente da supini posizionando 4 elettrodi, 2 sugli arti
superiori e 2 sugli arti inferiori. Recentemente sono state prodotte anche bilance
bioimpedenziometriche che hanno il vantaggio di essere più pratiche e veloci nell’analisi, ma
che a causa della misurazione in ortostatismo risultano meno accurate, in quanto l’acqua
corporea tende ad accumularsi negli arti inferiori per via della gravità. La precisione dell’analisi
può in generale essere influenzata dalla qualità dello strumento utilizzato, la temperatura
esterna e l’assunzione di acqua o cibo nelle ore precedenti.

Per ottenere risultati attendibili l’analisi deve essere effettuata ad una temperatura ambientale di 22°C, è necessario non mangiare né bere nelle 4 ore precedenti il test, non aver praticato attività fisica nelle ultime 12 ore, non indossare oggetti metallici, non aver assunto diuretici nell’ultima settimana ed aver
svuotato la vescica nei 30 minuti precedenti il test. Complessivamente la BIA risulta più
accurata e veloce della plicometria e della misurazione delle circonferenze corporee, ma
inevitabilmente più costosa. Si rivela invece meno precisa e decisamente più economica della
DEXA, la quale richiede anche tempi d’analisi molto più lunghi.

La DEXA

La DEXA (Dual-Energy X-ray Adsorptiometry) d’altro canto è il metodo ritenuto attualmente il migliore per la determinazione della composizione corporea. Essa infatti è in grado di stimare in peso e in percentuale la massa magra e la massa grassa nei diversi distretti corporei, valutando anche lo stato di
mineralizzazione ossea. Si basa sul passaggio di raggi X (in quantità minime e sicure per tutta
la popolazione) attraverso i tessuti: queste radiazioni cedono energia in quantità diverse a
seconda del materiale attraversato, permettendo di valutare la composizione chimica dei
tessuti. La procedura è semplice e consiste nel distendere il paziente in posizione supina
all’interno di uno scanner. La durata del test varia dai 5 ai 30 minuti, a seconda della tipologia di
strumento utilizzato. La dose di radiazioni è minima, tuttavia si sconsiglia comunque il test alle
donne in gravidanza e allattamento.


Quale test scegliere?


Entrambi i test sono piuttosto sofisticati e richiedono di rivolgersi ad un professionista dotato
delle apparecchiature e del know-how necessario. Se non si è atleti d’elite e non si deve
misurare la densità minerale ossea, l’analisi con una BIA di buona qualità è già un test
sufficientemente accurato per la maggior parte della popolazione. E’ completamente sicuro, più
economico ed in pochi minuti offre una valutazione completa, vantaggio non da poco quando il
test deve essere effettuato ripetutamente nell’arco dei mesi. Va tenuto poi in considerazione che la bioimpedenziometria risulta più efficace nel valutare la presenza e l’andamento di edemi e
ritenzione idrica, oltre ad esistere in versioni portatili che permettono così di essere trasportate e
di effettuare l’analisi direttamente dove si trova il paziente.