
VITAMINA E: stress ossidativo e invecchiamento
La vitamina E
Spesso si parla del rapporto tra supplementazione di vitamina E e prevenzione del cancro o rallentamento dell’invecchiamento, ma è davvero così? Vitamina E è un termine generico che indica un gruppo di lipidi chiamati tocoferoli e tocotrienoli, tra i quali l’α-tocoferolo è quello più frequente e dotato di attività biologica più elevata. La sua funzione principale è quella antiossidante, infatti è capace di legarsi alle membrane cellulari e prevenire la perossidazione lipidica dei fosfolipidi di membrana, proteggendoli dai radicali liberi che provocherebbero un’aumentata permeabilità di membrana e quindi danno cellulare.
Proprio lo stress ossidativo causato dai ROS (specie reattive dell’ossigeno) è considerato uno dei fattori determinanti l’invecchiamento del nostro organismo, perciò l’idea che la vitamina E possa avere un effetto preventivo a riguardo è effettivamente fondata. Il suo fabbisogno è proporzionale al contenuto di acidi grassi polinsaturi presenti nella dieta ed è di circa 15 mg/die.
Dove si trova
Per quanto riguarda le fonti alimentari, la vitamina E si trova nell’olio d’oliva e di semi, nella frutta secca, nei vegetali a foglia verde, nel germe di grano e nel tuorlo d’uovo. Una nota interessante riguarda gli oli di semi che, essendo si ricchi di vitamina E ma anche di acidi grassi polinsaturi, non fanno altro che aumentarne il fabbisogno. E’ decisamente più intelligente ricorrere all’olio extravergine d’oliva e all’olio d’arachidi, i quali contengono comunque buoni livelli di questa vitamina e presentano principalmente acidi grassi monoinsaturi, i quali tra l’altro sono anche meno sensibili all’ossidazione e più adatti alla cottura. Non è necessaria una somministrazione abbondante e frequente, in quanto, essendo una vitamina liposolubile, può accumularsi nel fegato, potendo dare anche rari fenomeni tossici in caso di assunzioni eccessive, determinando reazioni di compenso da parte dell’organismo che di certo non miglioreranno lo stato di salute.
Carenze
La carenza di vitamina E nell’uomo è molto rara e non determina una sintomatologia specifica. Dal momento che un’alimentazione sana può perfettamente coprire il fabbisogno quotidiano, una sua integrazione a scopo sportivo, anti-aging o finalizzata alla buona salute è verosimilmente più una spesa che un reale beneficio. Diversa è la questione che riguarda gli integratori di PUFA (acidi grassi polinsaturi), i quali, essendo molto sensibili al calore e alla luce, beneficiano dell’addizione di vitamina E, la quale ne previene l’ossidazione. Fate quindi attenzione alla sua presenza in etichetta quando acquistate integratori di omega-3.